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L'evoluzione delle neuroscienze negli ultimi 20 anni ha modificato radicalmente le conoscenze su quale sia il ruolo del cervelletto nell'organizzazione del comportamento umano.
Questo cambiamento paradigmatico non poteva non avere implicazioni riabilitative come previsto da Carlo Perfetti nel libro "cervelletto e processi cognitivi", la riabilitazione neurocognitiva ha messo alla prova il suo metodo di lavoro sui pazienti con lesione del cervelletto attraverso i suoi presupposti teorici, che prevedono un'interpretazione della patologia e l'uso di strumenti adeguati che portano alla elaborazione dell'esercizio in maniera peculiare per questa particolare patologia.
Le più recenti acquisizioni della riabilitazione neurocognitiva con la nuova proposta, il confronto tra azioni (CTA) offrono una risposta ancora più consona ai quesiti imposti dall'introduzione degli elementi neurofenomenologici nella patologia cerebellare. "The cerebellum and cognition" Jeremy D. Schamaman (sindrome affettivo/cognitiva).
L'articolazione del corso permetterà di attuare praticamente sui malati cerebellari il confronto tra azioni che pur mantenendo un percorso di tipo tradizionale: Osservazione, esercizio, valutazione, terrà conto dell'originalità di questa proposta attraverso una procedura come previsto da Carlo Perfetti 2011.